setteparole8 - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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E GESU', EMESSO UN FORTE GRIDO, SPIRO' (Mc 15,37)

Gesù, ancora un grido, ma questa volta è l'ultimo. Questo grido, però, sembra fare storia a sé, è quello riassuntivo e definitivo. E inoltre sembra un grido di morte e non di vita. Altre volte tu hai gridato: per sedare la tempesta, per invitare ad avvicinarsi a te e dissetarsi all'acqua fresca, per risuscitare Lazzaro... Ora gridi, come tutti, per morire. Sei entrato in questo mondo, di notte e in punta di piedi con un vagito di un bambino, ora ne esci fuori, uomo nel pieno vigore degli anni, con un grido, forte e assordante. Sappiamo che quel grido ha squarciato non soltanto la tua vita, ma la terra e le rocce, l'incredulità dei soldati e l'ostinazione degli uomini, i vivi e i morti, ha squarciato la storia e le storie, il tempo e il tempio, Gerusalemme e il mondo. Quel grido ha squarciato tutto, il cielo e l'inferno. Come un grido di libertà e di liberazione è penetrato dappertutto e per sempre. Chissà se gli permettiamo di squarciare il nostro cuore e cambiare la nostra vita? Chi grida e poi muore in fondo perde sempre, tu, invece, gridi, muori e vinci. Il tuo è un grido di vittoria, è un canto di primavera e di vita. Perché tu non permetti che la tua e la nostra morte sia una sconfitta senza appello. Non permetti che la morte ti vinca e ci vinca. Non accetti di subirla passivamente. Tu la sfidi come eroe che percorre la via. L'attraversi con coraggio sulla parola di tuo Padre. L'accogli come l'ultimo suo dono, avvolto di oscurità e di mistero. La gestisci per amore come sposo che esce dalla stanza nuziale. Tu invece di spirare, ci doni lo Spirito, ce ne fai regalo. Sulla croce, nel duello decisivo con la morte, tu sei caduto, apparentemente vinto, come un seme nel suo giardino. E così, caduto in terra e morto, hai nascosto un germe di vita in ogni tomba. Da quel momento contro tutto e nonostante tutto ad ogni primavera, sarà sempre Pasqua. Ad ogni venerdì santo, ad ogni morte, corrisponderà tutte le volte un mattino di vita. E questo di generazione in generazione, in attesa dell'ultima Pasqua, quella totale e definitiva, dove finalmente si intonerà l'alleluja che mai finirà. Per te e la tua santa croce, per quel tuo ultimo grido e la tua morte, l'esito dei mondo è cambiato. Infatti, per il tuo sacrificio e il tuo amore, per il tuo dono e il tuo Spirito, la parola ultima e definitiva ormai appartiene al bene e non al male, appartiene alla vita e non alla morte. E questo non solo per te, ma grazie a te, anche per noi, oggi e sempre. Fermati, contempla il giorno e l'opera dei Signore. E' una meraviglia ai nostri occhi. Dopo la pausa e il silenzio della morte la sinfonia della vita riprende. E riprenderà, solenne e inarrestabile dal tempo nell'eternità anche per te.
Copyright © Il Mondo di Aquila e Priscilla By Salvo Massa
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