Fiumi d'acqua viva...

NATALE:QUELLO CHE TUTTI VORREMMO ESSERE
Messa della Notte:Is. 9,1-3,5-6; sal. 95; Tito 2,11-14; Lc. 2,1-14Messa dell’Aurora:Is. 62,11-12;sal. 96;Tito 3,4-7;Lc. 2,15-20Messa del Giorno:Is. 52,7-10;sal. 97;Ebrei 1,1-6;Gv. 1,1-18
are i poveri ed abbassa notevolmente la qualità del nostro essere persone. Oggi troppo spesso e per troppa gente l’uomo ideale è quello “vincente”, colei o colui che supera, senza badare a spese e senza farsi troppi scrupoli, ogni ostacolo che incon-tra sul suo cammino; colei o colui che può vantarsi di essersi fatta/o da solo (ma sarà poi vero?), che riesce in ogni impresa e non conosce sconfitta di alcun genere. Questo è, lo sappiamo, un mito tanto diffuso quanto falso e, in più, una pericolosa illusione. In tanti episodi di bullismo che capitano dentro e fuori le nostre scuole, si nota che i nostri ragazzi, più o meno consciamente, hanno respirato questa aria di super-uomini che rivela, di fatto, tutte le loro fragilità e precarietà esistenziali. La Sapienza divina, che si è incarnata in un bambino povero e bisognoso di tutto, con le braccia aperte protese per amare e ricevere amore, è il mistero della nostra po-vertà, quella che non ci toglie nulla ma, al contrario, ci fa grandi come persone e credenti; infatti, se da una parte i limiti umani ci spingono ad incontrare gli altri, il limite creaturale ci porta a buttarci totalmente nel Signore, fonte di ogni bene e di ogni vera sicurezza. Anche il Figlio, fatto uomo, vero dono per ogni Natale, è carne come noi, fragile come noi, con le nostre stesse debolezze, escluso il peccato, che conosce, come noi, la fatica di essere uomo, ma è capace di amare “fino alla fi-ne”.(Gv.13,1) Proprio così ci mostrerà il volto del Padre suo che ama tutti senza condizione e su tutti fa cadere la pioggia e brillare il sole. (Mt.5,45) Per rivelarcelo, Gesù ha accettato di morire sulla croce per amore, un amore così grande che lo ha fatto risorgere alla Vita piena ed eterna di Dio, che Egli condivide con coloro che credono in Lui. Questa vita dei figli di Dio è garanzia e speranza (non consolazio-ne a buon mercato!) per gli oppressi e i poveri, i miti e i misericordiosi, per quelli che piangono e che cercano la giustizia e la pace: per quanti si affidano al Signore. A Natale ci appare la Grazia di Dio, che porta la salvezza a tutti gli uomini e che “ ci insegna a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo” (Tito 2,11) Questo è ciò di cui abbiamo bisogno per non cedere alla tentazione del potere e dell’avere e alle distrazioni del consumismo natalizio, per accogliere invece il dono di Dio nella sua verità e nella sua pienezza di luce. Buon Natale!
Don Roberto Zambolin
