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ALCUNE CONDIZIONI ESSENZIALI PER UN BUON DISCERNIMENTO

Può capitare che nella vita o più particolarmente durante un Corso di Esercizi Spirituali, tu sia chiamato a operare delle scelte importanti che coinvolgono il tuo presente o il tuo futuro; scelte che, per la loro portata, segnano la tua esistenza.Come capire quale è la volontà di Dio, quale orientamento o decisione Egli ti chieda come il meglio per te?Come fare una scelta veramente pensata,che non sia frutto solo dei tuoi stati d’animo, dei tuoi interessi, delle tue emozioni, ma dello Spirito Santo? Sono decisioni che riguardano, ad esempio, le scelte vocazionali, la ricerca di una guida spirituale,alcune questioni di coscienza,o scelte cariche di conseguenze anche per altri.
Mi fermo sulle disposizioni interiori e spirituali che sono necessarie, in primo luogo, per diventare capaci di accorgersi,di percepire e di rendersi famigliari gli avvenimenti della vita, come pure le motivazioni e le ispirazioni attraverso le quali Dio parla all’uomo e gli comunica la sua volontà
Tali disposizioni, anche se non sono presenti in modo ottimale e perfetto, vanno cercate e tenute presenti per poter mettersi nella sincera ricerca della volontà di Dio.

Tali disposizioni, anche se non sono presenti in modo ottimale e perfetto, vanno cercate e tenute presenti per poter mettersi nella sincera ricerca della volontà di Dio.

Generosità e magnanimità: per discernere bisogna avere il coraggio di pensare in grande, di non essere preoccupati solo di se stessi, della sicurezza personale,della protezione del proprio guscio o dello status quo; soprattutto bisogna rigettare ogni atteggiamento che si accontenta di poco, pur di non rischiare e di non faticare. Dio è sempre più grande delle nostre attese e ci porta sempre oltre!

Maturità spirituale: Per discernere bisogna essere adulti nella fede e pertanto lasciarsi penetrare dallo Spirito, senza porre difese. Che cosa significa maturità spirituale?
  • libertà interiore: non farsi condizionare da timori, da paure, dal passato qualunque esso sia.
  • coscienza della propria identità: avere una certa conoscenza di sé,delle proprie doti e possibilità;
  • abituarsi a riflettere prima di decidere, raccogliendosi nel silenzio, nella preghiera,e chiedendo anche consiglio a chi ci conosce maggiormente;
  • capacità di esaminare se stessi in modo sano e non morboso, scrupoloso o ansioso chiedendo aiuto, se necessario, a persone di fede, di provata esperienza, e che riteniamo psicologicamente e spiritualmente equilibrate.
  • Non prendere decisioni in particolari situazioni cariche di emotività e impegnare nel discernimento mente, cuore e volontà.

Senso di Dio: per poter discernere nello Spirito, è di somma importanza avere il senso di Dio, Principio, fondamento e fine di tutto; la percezione del primato di Dio e, di rimbalzo, della propria fragilità, dei propri limiti, della propria creaturalità. Da qui nasce non solo l’importanza della preghiera, ma anche la necessità della libertà umana come vera autonomia,ma allo stesso tempo dipendente dal Signore. Non si tratta di essere liberi di fare ciò che meglio si crede o meglio si sente, ma liberi nel Signore, per voler fare unicamente la sua volontà e non la propria e nemmeno quello che a te ora spontaneamente sembrerebbe la migliore cosa da fare. Spesso le resistenze interiori possono essere proprio resistenze alla sua volontà, dalla quale si sta fuggendo per paura delle sue richieste.

Ricercare: è necessario essere animati dal desiderio di cercare e trovare la verità su se stessi, chiarendo bene i motivi e il fine del tuo discernimento,sapendo metterti in questione,e coscienti della limitatezza del proprio punto di vista se non inserito in un contesto più ampio. Come pure è importante rendersi conto degli elementi positivi della vita che si ha alle spalle e chiedersi come sono stati ottenuti. I dati di vita, infatti, sono molto importanti per non valutare solo in base alle proprie opinioni, ma alla realtà.

Purificazione del cuore e conversione: Essa comporta:
  • distacco dal peccato, che costituisce una barriera alla vita di Dio e quindi alla comprensione della sua volontà.
  • Distacco dalle proprie idee e gusti personali, per valutare invece la situazione.
  • Voglia di cambiare e guardare avanti senza tirare a campare. Chi vive nella mediocrità passando dalla grazia al peccato e dal peccato alla grazia,    rinviando continuamente un cammino di conversione, non arriverà mai ad un vero discernimento della volontà di Dio.
  • Esodo dal proprio egoismo, dalla chiusura e ricerca di sé,ad uno alla stile di donazione e di gratuità. Rinunziare alle false sicurezze,alla paura dello sforzo, al timore di impegnarsi, al materialismo, alla inutile superficialità all’efficientismo, all’attaccamento disordinato ai piaceri e agli onori.

Senso del tutto e senso della Chiesa. Discernere significa cogliere la continuità fra Cristo e la chiesa,avvertire l’assurdità fra Cristo si e chiesa no e dell’atteggiamento di chi vede e vive continuamente e costantemente l’istituzione e il magistero della Chiesa in opposizione al Vangelo e alla persona di Gesù.Per questo il discernimento si fa sempre nella chiesa e come membro o parte essa. Anzi, sempre nel discernimento bisogna sentirsi parte di una realtà più grande: mondo, famiglia, diocesi,comunità parrocchiale, presbiterio,o altro. Bisogna mantenere vivo il senso della comunione, del perdono, della riconciliazione e del servizio agli uomini.

L’oggi della tua vita. E’ fondamentale per un sensato discernimento,non chiudere gli occhi davanti al presente in cui Dio ti ha messo e che è il luogo in cui Egli normalmente ti incontra. Gesù ci invita fortemente ad accogliere la presenza di Dio e la sua volontà "qui e ora" e non altrove, nel nostro umile oggi, nel quotidiano, nelle relazione delle quali è intessuta la nostra vita. Per imparare a discernere è necessario considerare gli avvenimenti che percorrono le tue giornate, coglierne tutte le positività; come pure la bontà delle persone che Dio ti ha messo accanto e che hanno costituito una parte, se non tutto, il tuo cammino esistenziale Occorre avere il coraggio della fedeltà. Al riguardo S. Paolo mette in guardia dal prurito delle novità, dal circondarsi di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di incontrare e di dare ascolto alla verità (2Tim.4,3) Dobbiamo vigilare attentamente, e sopportare le sofferenze.

Questi appunti sono stati liberamente tratti dal testo di MaurizioCosta: Sentire,giudicare,scegliere nello Spirito. ed. CVX

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